giovedì 7 novembre 2013

NEW YORK NEW YORK

C'era l'occasione: festeggiare 10 anni di matrimonio.
Così abbiamo deciso di farlo andando a New York, in ottobre, coi colori dell'autunno a Central Park.
La genesi del viaggio è stata ovviamente complicata: sarebbe stato impossibile che non accadesse nulla da quando abbiam comprato i biglietti a quando siam partiti. Un po' di accanimento nella sorte c'è stato però, è indubbio!
Comunque sia, alla fine siam partiti e per tutto il tempo in cui siamo stati la c'è stato il sole, e una temperatura fantastica.
Perchè vi parlo del viaggio a New York? Perchè è stata un'esperienza cromatica e sensoriale.
I colori dell'autunno, qua e là sugli alberi, il cielo azzurro, il fiume no, la molteplicità dei quartieri, ciascuno con sue caratteristiche, tutte diverse che ti danno l'impressione di aver visto non una ma mille città, le zucche di Halloween, i costumi, i taxi gialli.


aiuole

Ma anche i profumi, gli odori, di cibo, di spezie, di fritto, di caffè, caffè a litri, in bicchieri che noi troviamo grandi anche per le bibite.
E i suoni, rumori clackson grida, le voci degli americani, sempre un po' tra il Jhon Wayne e Paperino, il vento.
Manatthan Bridge da Brooklyn

taxi sulla Park Ave

via di Brooklyn

E il suono della città, un brusio di sottofondo, come uno stormir di foglie, un fluire d'acqua, sempre incessantemente. New York ha un suono. Ipnotico.

edificio in Upper East side
Central Park

Una città bellissima, niente a che fare coll'inquietante scenario delle centinaia di crimini efferati che siamo abituati a vedere in tivù. Pulita, pedonale, aperta.
E poi gli americani di New York sono un po' meno cow boy che altrove, direi un po' europei, con tutto il buono che il termine comporta. 
Certo fa un po' ridere andare fino a New York per vedere i quadri dei pittori francesi, del resto sono stati i francesi con Napoleone a insegnare al mondo a prendere e portar via tutto, per lo meno gli americani quel che espongono lo hanno pagato... 
Il viaggio a New York è stato ricchissimo, e prima che  turistica è stata un'esperienza culturale.
Certo in pochi giorni non si può che averne un'impressione fugace, infatti mi piace pensare che questa sia stata solo la PRIMA volta che sono stata a New York.
Prima o poi tornerò, spero non tra altri dieci anni, per vedere tutto quel che non ho visto, per superare meglio il Jet lag che mi ha stesa, per passeggiare senza la frenesia del "oddio, il tempo passa". E per entrare nel Crysler building, che di tutti i grattacieli del mondo è a mio avviso, il più bello, elegante, fiero.
E poi il parco. Mi è rimasto nel cuore. Pulito, colorato, bellissimo.
Una bella esperienza, come una ventata d'aria fresca quando apri le finestre di una camera dopo il sonno notturno.
Buon giorno a tutti, ragazzi, sono stata a New York!


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