giovedì 8 marzo 2012

Ab ovo, o a bovo che dir si voglia

In principio c'era un libro della collana IMPARO A LEGGERE CON TOPOLINO.

Cartonato edito dalla Disney raccontava una storia ambientata nel Far West. Protagonisti Paperone avaro ma non pigro possidente terriero e Paperina scaltra nipote in visita di cortesia.
La storia si intitolava Zio Paperone e la zuppa di bottoni.

Mi ha sempre affascinato. Credo che venga da lì la mia passione per le verdure.
Paperone chiude la dispensa alla sua ospite indesiderata, e Paperina senza perdersi d'animo intraprende una zuppa fatta d'acqua e un bottone ( d'osso, senz'altro, per il brodo..)
Paperina finge di annusare un incredibile profumino e abbozza un "certo che se avessi un po' di sale..."
e poichè più che l'amor può sempre il digiuno, Paperone cede, ma non sbraca, per cui via un ingrediente alla volta dissepolto dagli anfratti più remoti della casa, cantina, solaio, fienile,orto, infarcisce la zuppa di bottone di ogni ben di Dio..
L'adoravo, questa corsa segreta a reperire i viveri, e la zuppa che diventa sempre più saporita e finalmente profumata e attraente.
Risultato un calderone enorme di minestra da sfamare un intero paese, l'avaro sfamato e gabbato e tutto che torna alla normalità senza un plissé, perché , si sa, mangiar verdure fa bene e non lascia conseguenze.

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