mercoledì 30 luglio 2014

il viaggio in macchina o del ritorno

Vacanze. Meta di villeggiatura a 1000 km per godere dei nonni ( e della loro cucina) a Kilometro zero.
3 figli che soffrono il mal d'auto al solo pensiero. Il record di mal d'auto lo detiene la secondogenita che è stata male in garage.
Così il viaggio si dilata e allunga per le numerose soste, passeggiatine per prendere aria, pipì, cambio di maglietta, lavaggio interni auto, pranzo, pipi, caffè, passeggiatina, coda a Bologna, coda a Rimini, lavori dopo Ancona...
Per fortuna abbiamo collezionato le fiabe sonore della Fabbri, quelle vecchie e quelle nuove che davano con il Corriere.

Abbiamo un'autonomia di decine di ore tra Gatti con gli stivali, Pollicini,Pollicine, Mignoline, Duchi e Imperatori dai vestiti nuovi, Principesse incantate, Porcellini, Capretti, Cappuccetti Rossi, Principi Rospi, Melarance, Pelli d'asino, Cenerentole....
Ma il fiore all'occhiello è Pinocchio.
Abbiamo registrato su 4 cd i 36 capitoli dell'edizione in 45 giri curata da Fabbri nel lontano 1965 . Questa edizione è letta da Paolo Poli, irresistibile nella parte di Pinocchio. Era a fascicoli illustrati da Sergio Rizzato e io mi ricordo i pomeriggi passati seduta per terra con il mangiadischi in mano in cui inserire come si fa ora coi cd, il piccolo disco in vinile nero con etichetta centrale bordeaux. Bordeaux era anche la copertina in simil pelle dei due volumi che risultavano dalla rilegatura di tutti i fascicoli.

Sicuramente da quei pomeriggi deriva il mio amore per questo racconto.
Così nel ritorno a casa, ascoltando tutti i 36 capitoli in fila, senza interruzioni o notizie sul traffico, ho ricordato il primo ( e unico )  anno di Accademia a Bergamo, dove mi ero iscritta per glissare il divieto

di frequentare Brera, e dove mi recavo ogni mattina col treno delle 6.40 che partiva da Garibaldi, da in fondo al sottopassaggio, illuminato da un neon giallastro e inquietante, in cui rimbombavano i miei passi, quasi in via Pepe, da un binario scuro e solitario. Ho ricordato le mie ambizioni di fare illustrazione e il nuovo direttore dell'Accademia , Mario Cresci. Ho ricordato le sue parole e l'invito a preparare la tesi nel corso di tutti e 4 gli anni di Accademia e il mio progetto di scrivere una tesi su Pinocchio e le sue illustrazioni.
Già perchè non l'ho detto ma mi piace collezionare edizioni illustrate di Pinocchio, qualche libro ce l'ho, non sono una grande collezionista, ma mi piace vedere le differenze tra un autore e l'altro.
In effetti il titolo del blog viene da lì e da un'etichetta che mi ero inventata per vendere manufatti ad un mercatino.
La mia carriera accademica si interruppe dopo il primo anno, non prima però di aver sostenuto tutti gli esami, per una più gloriosa e direi duratura ( 10 anni tra una cosa e l'altra... ) carriera universitaria.
Perciò la tesi è rimasta un progetto e pertanto ho pensato che potrei svilupparla qui su.
In fondo il titolo già c'è!


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