martedì 25 ottobre 2011

questione di stile

Inutile dire che sono tornata a casa con le pive nel sacco.
La delusione però mi ha fatto uscire dal mio mondo incantato in cui le mie parole e le mie suggestioni valgono più di ogni altra. Se si vuole fare letteratura, per dir così, occorre fare i conti con i lettori.
Così arrivata a casa mi sono ricordata di un tal libro acquistato e mai letto che avrebbe potuto aiutarmi: La morfologia della fiaba di V.Ja. Propp.
Il saggio è senza dubbio interessante e propone uno schema innanzitutto di significato ( le funzioni dei vari elementi strutturali costituiscono una liturgia di gesti pregni di senso, indipendentemente dalla trama della storia tout court).
Il testo mi è stato utilissimo. Ho rielaborato la storia che tanto aveva deluso la mia amica, gliel'ho sottoposta nuovamente e ho strappato un entusiastico "Oh! Adesso sì che è una fiaba!"
C'era tutto, la situazione iniziale,l'allontanamento, il divieto, il danneggiamento, la mancanza, la reazione il donatore la rimozione della mancanza.
Tutto.
Tranne i lettori.

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