Il tema è a scelta del partecipante, purchè declinato sui dodici mesi e le tavole comprendano elementi riconoscibili dell'universo "Buffetti".
La mia idea è alquanto semplice e forse troppo, ma il difficile per me è superare il senso di inferiorità del dilettante.
Mi spiego. Amo usare il colore in modo plastico, secco, che lascia sulla carta un segno non preciso ma suggestivo.
Questo mi dà la sensazione di rendere meglio la profondità e la forma, ma anche le emozioni che il colore avvolge e sprigiona.
Ma devo sempre combattere contro una voce che mi dice: " guarda che se fai così non penseranno che lo hai fatto apposta, ma che non sai fare diversamente" e finisce che mi accanisco sul disegno fino ad addomesticarlo a quello che per me è un bel compitino ordinato e in bella copia, ma che magari perde un po' della forza pittorica che aveva all'inizio.
Forse è giusto così, devo in effetti ancora dimostrare al mondo di potermi permettere una professionalità che ancora non ho raggiunto.
E devo stare attenta a non cedere alla presunzione del " io dipingo così" che trasforma tanti artisti in crostaroli.
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particolare della tavola in lavorazione |
Molto faticoso. Bello, però. Per oggi basta così!!
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