martedì 20 novembre 2012

ci siamo quasi

Le mani sporche di acrilico mi danno molta soddisfazione. Soprattutto mi dicono che ho ricominciato a far andare la fantasia. E questo è bello.
Certo è faticoso. Far andare insieme le mani e la testa, i gesti e le intenzioni. E il risultato spesso ancora non dipende da una mia volontà ma dalle doti proprie dei colori che uso,capaci di far sembrare bello o brutto un lavoro.
Oggi sono di fronte a questo disegno che proprio non mi viene.
Ho usato una base sbagliata, una tela colorata ad olio su cui il pennello scivola con una disinvoltura che sulla carta non si permetterebbe.
E così le curve che io penso in un modo, invece si gonfiano e si stringono e il fondo scuro trasuda verso gli strati superiori creando ombre che, non c'è alibi che tenga, sono solo brutte.
In questi casi le tentazioni sono due, quella di continuare a correggere il disegno, e trasformare in mela una ciliegia, oppure , più drastica ma per me più vincente, coprire tutto e ricominciare.
Salvando solo lo sfondo.
Perciò: non ho ancora finito.

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