lunedì 16 luglio 2012

veniamo giù dai monti...

L'esperienza è semplice. Si va alla biglietteria, pullman più treno. 4 ore scarse in tutto.
L'escursione termica è significativa, dai 19 ° ai 26°, ma nulla che un umano non sia in grado di sopportare.
Il passaggio dai 1800 ai 100 metri sul livello del mare è più impegnativo, come costeggiare il lago in orario di cena con l'odore di grigliata che entra prepotente dal finestrino, mentre la fame ti attanaglia e i tuoi compagni di viaggio disquisiscono sapientemente di design e biografia come genere letterario applicato all'oggetto.
Poi ti ritrovi solo,in una casa vuota che ti richiama da ogni angolo ai tuoi doveri: lavastoviglie da vuotare, lavatrice da fare, polvere da togliere, ordine da ripristinare, spesa da fare.
Eppure per una strana alchimia, tu ignori tutto , vai dal parrucchiere, ridi e rinasci più per le risate che per lo svanire dei ricci bianchi, un po' di rossetto, un'intervista filmata dove ti accorgi che sai ancora essere spiritosa,  il giusto compenso, e soprattutto un'amica che ti salva dall'ormai inevitabile spesa accettando il tuo invito a cena e per giunta offrendotela.
Domani di nuovo treno più pullman, dai 26° ai 19° dai 100 ai 1800 metri slm. Domani di nuovo cucinare lavare mantenere uno standard minimo di igiene come OMS comanda. Domani, per ora, Buona Notte!

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